L’utilizzo in tempi recenti del Teatro Fellini per diversi scopi oltre a quello teatrale come ad esempio meeting, conferenze, mostre ha riscosso risultati apprezzabili e suscitato l’interesse nella cittadinanza incoraggiando il prosieguo di tali attività. Queste iniziative dovrebbero essere valorizzate ed organizzate in un quadro più ampio affidando, magari, la direzione artistica della componente teatrale a competenze e maestranze autoctone che non mancano e devono essere impiegate senza assolutamente tralasciare o dimenticare quanto fin qui di buono e genuino è stato fatto da persone che si sono, ad ogni modo, adoperate per scuotere Pontinia dal torpore.
Proprio l’assenza di un direttore artistico e conseguentemente di una struttura organizzativa impedisce uno sviluppo ed una valorizzazione delle potenzialità del Teatro. L’immediata percezione di questa mancanza risulta dall’assenza di personale preposto alla custodia del Teatro ed alla supervisione e vigilanza delle attività preparatorie degli eventi.
Questa condizione infatti rischia con il tempo di logorare precocemente le infrastrutture recentemente ristrutturate mancando responsabilità e compiti ben definiti. Lo stato attuale vede infatti affidata la struttura a chiunque ne faccia richiesta, seppur con le migliori intenzioni, ma senza che ci sia personale preposto alla vigilanza e supervisione delle attività necessarie mentre per quelle di natura tecnica è presente invece una unità di personale con esperienza che viene impiegata all’occorrenza. In tale contesto la minaccia dell’incuria è forte e la possibilità di aprire il Teatro ad una più vasta schiera di attività ne risulta fortemente pregiudicata.
La presenza di una direzione artistica qualificata e di uno staff di supporto oltre a personale preposto alla logistica delle infrastrutture teatrali, consentirebbe di pianificare attività sinergiche anche con artisti locali e con le attività di onlus ed associazioni creando così un tessuto connettivo ricco e poliedrico che veicoli cultura e conseguentemente abbia significative ripercussioni sul piano economico specie di alcune attività commerciali che dall’afflusso di gente in tutto l’arco della settimana possono beneficiare offrendo servizi come, ad esempio, after hour e “dopo teatro” e tutto l’indotto che l’abilità dei commercianti potrebbe sviluppare cogliendo questa opportunità.
Considerando la situazione contingente sia particolare, quella prettamente attinente al teatro, e quella generale dello stato del Comune di Pontinia, è opportuno procedere per gradi. Gli amministratori locali devono compiere uno sforzo e credere nel progetto di sviluppo di una risorsa dall’altro pontenziale della città.
Un esempio non esaustivo ma soltanto indicativo, come del resto il tenore di questo articolo, sulle attività del teatro nel breve periodo potrebbero essere così schematizzate:
- attività teatrale;
- attività teatrale scolastica;
- saggi di danza;
- saggi di varia natura;
- conferenze;
- concerti;
- cinematografo
Le persone in grado di poter sviluppare tali attività sono disponili e ben note sul territorio e necessitano soltanto di veder riconosciuto un ruolo e di essere inseriti in una struttura che possa coordinare le attività. Sempre nel breve periodo è facile stimare sotto il profilo economico un onere non eccessivo ma sicuramente sostenibile per l’Ente che potrebbe promuovere formule di partnership con associazioni di categoria, investitori privati e raccolta pubblicitaria per sostenere parte dei costi considerando comunque che alcuni di questi eventi possono essere finanziati anche con i biglietti di ingresso.
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Mag 08, 2008Posted By
ChristianBel gesto… mai nessuno prima
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Mag 07, 2008Posted By
GianlucaBuona idea e lodevole iniziativa di confrontarsi "dal vero" sui temi che in questi mesi sui blog hanno accesso gli animi di alcuni ed interessato molti. Una "condivisione dell'esperienza" [come recita il proclama del portale pontiniaweb] che può fare solo bene alla cittadinanza per confrontarsi e spero chiarire, per chi saprà ascoltare, il pensiero di tutti. Una occasione unica in tal senso a Pontinia. Non sprechiamola.
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Mag 07, 2008Posted By
adminIl Direttore artistico del Teatro Fellini di Pontinia, Clemente Pernarella ci invita ad una chiaccherata informale sull'attività e la stagione teatrale fin qui svolta per ascoltare "live" gli elementi emersi dal blog di pontiniaweb.it e di PaoloCIMA.
<img src="http://farm1.static.flickr.com/58/178221626_fd68a7ba05.jpg?v=0" alt="Clemente Pernarella" />
Di seguito riporto il testo dell'invito pervenuto:
"Ciao a tutti,
tutti quelli che conosco e quelli che frequentano il blog. Non uso nick name anche perchè mi pare di capire che qui ci si conosca tutti.
Mi fa piacere che intorno al mio operato ci sia costantemente tanta attenzione, e lo dico seriamente, mi ha fatto piacere in questi mesi vedere persone come Paolo o Graziano seguire le manifestazioni che abbiamo realizzato che comunque sono costate impegno e fatica oltre che, come avete sottolineato, denaro.
Vi inoltro un invito, che vorrei portare anche alle persone che frequentano pontinia-web: il blog è uno strumento bellisimo e io mi muovo molto nel web, ma perchè non affrontare questi argomenti dal vivo, in fondo la bellezza di un posto come Pontinia è anche questa, ci si conosce ed è facile incontrarsi e/o scontrarsi.
Io ho creduto e credo che si possano realizzare cose importanti ma non posso e ribadisco non ho mai voluto farlo da solo per questo ho ritenuto prezioso il gesto di quelle persone che hanno preferito partecipare prima di esprimere un giudizio.
Facciamo così: sabato abbiamo l’ultimo spettacolo della stagione, in teatro ci saranno i tecnici a montare ma ci sarò anche io dalla mattina, perchè non vi coordinate e non organizziamo un incontro, sarò ben felice di rispondere a tutte le domande che vorrete sottopormi.
Quello che stiamo cercando di portare avanti è un progetto importante sul quale è giusto fare chiarezza e mi sembra di capire da alcuni interventi che ci sia un po di confusione, quindi, io vi aspetterei al mattino, se sarete più di cinquanta pago io l’aperitivo da Alceste, (direte: con tutti i soldi che hai rubato a Pontinia!, se sarete meno me lo pagate voi, a patto però che le persone intervenute vengano poi, la sera, a teatro. Prezzo ridotto, (poi lo spiego io alla Sperlonga!).
Sarà informale ma non è uno scherzo parlo davvero.
P.S. penserete che sia una presa in giro, ma devo tornare al lavoro, qualcuno mi fa la cortesia di inoltrare l’invito su pontinia-web? Grazie
Clemente Pernarella
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Apr 24, 2008Posted By
GiuliaI miei mi hanno regalato, all'inizio della stagione, l'abbonamento al teatro…. pensa che palle a me non interessa e non piace ed infatti me la sono scamapta fino all'autobus di stalin. Mi è piaciuto con moderazione ma certo non mi sono annoiata. Magari all'inizio poi però sono entrata nell'ottica. Poi sega ed infine mi è toccato ROMA ORE 11 del quale posso dire soltanto una cosa: appena lo rifanno lo vado a vedere. Scrivo su questo blog perchè girovango su google alla ricerca delle attrici dello spettacolo mi ci sono imbattuta. Dei denari di Pernarella del comune non me ne frega niente. Ciao a tutti
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Apr 18, 2008Posted By
Patriotaehiii i commenti si fanno interessanti….
vi ripropongo parte di una discussione avvenuta sul blog di Paolo Cima in proposito ed a supporto dei commenti condivisibili di Underground e Cittadino sulla "cultura" vissuta in prima persona, sull'agire, gli attori il teatro:
"Quello dell'attore è un mestiere? bhaaa!!!, ma chi decide se lo sai fare? Eppure, a parte l’importante funzione che anche oggi ha il teatro non professionistico, per secoli il teatro è stato fatto da attori dilettanti, in gruppi omogenei di intellettuali, aristocratici, cortigiani, accademici, che potevano di volta in volta essere gli attori o gli spettatori degli spettacoli, “giochi chiusi”, di cui essi erano allo stesso tempo i produttori e i fruitori. Oggi chi sarebbero costoro? Se chiediamo a un semiologo ci risponderà che l’attore è «un’emittente multicanalizzata di MESSAGGI a funzione poetica» (Eco 1973) Ineccepibile. Ma questo poco ci dice di quei fenomeni (il divismo in primis) che ci mostrano come l’attore, anche in scena, sia riconoscibile e riconosciuto, oltre il personaggio, come individuo, persona reale di cui si possono eventualmente conoscere anche carriera e vita privata fuse tra loro da un ego narcisistico fine a se stesso.
C’è dunque qualcosa di così ovvio nella natura e nella qualità di questo strano mestiere che nei secoli è stato sopravvalutato."
Purtroppo lo è ancora! la debolezza dell' io ci rende vulnerabili a qualunque esposizione mediatica, ed i danni culturali sono visibili solo a coloro che l'arte la praticano in primis.
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Apr 17, 2008Posted By
cittadinodomande e considerazioni,
6 rappresentazioni teatrali per 20.000 euro di compenso al direttore artistico mi sembrano eccessivi, spediamo e spandiamo i soldi dei cittadini per l'apoteosi di un individuo chiarmente schierato a sinistra come le sua stagione teatrale, comunque della serie me la canto me la suono e me la godo.
Causa la scellerata ristrutturazione dello stabile fù demolita la struttura di supporto e scorrimento del sipario e non ancora ricostruita, le bugie hanno le gambe corte! il nostro bel sipario è infiammabile? ma le tavole del palcoscenico e tutte le altre opere non ignifughe?
Invece domandatevi dove si trova orail sipario, forse ad ammuffire in qualche cantina o ripostiglio rosicchiato dai topi?
Per quanto riguarda la cultura, sono d'accordo con Underground, agire per non subire l'ignoranza altrui, i luoghi d'aggregazione e socializzazione ammesso c'è ne siano non devono e non possono essere dominio d'individui che si professano artisti, chiunque essi siano, le attività culturali vanno svolte in prima persona non subite ne propinate ma intrapese da noi stessi, in luoghi pubblici preposti come per l'appunto il cinema teatro "Fellini".
NON LASCIATEVI AFFABULARE DA IMBONITORI PSEUDO AMMINISTRATORI O SALTIMBACHI DA CARAVANSERRAGLIO.
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Mar 16, 2008Posted By
MiticaAl secondo degli appuntamenti in cartellone presso il redivivo Teatro Comunale di Pontinia, sono da sostenere quanti (maestranze, operatori, autori, attori e spettatori pro-vocati) permettono uno scatto delle meningi, insieme a una riflessione, ora più istintivamente divertita ora più progressivamente metabolizzata. L’attenzione alle radici nostrane (italiane, regionali e locali), che poi non sono altro che quelle dell’intera umanità, meriterebbe la sfida di e-rompere dal tranquillo “orticello” della dimensione della convinzione, per migrare nella magmatica natura del dinamismo del pensiero, nel contraddittorio sempre arricchente … anche in un (possibile!?!) dopo-teatro.
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Mar 16, 2008Posted By
undergroundIo credo che il problema vero della cultura a Pontinia non sia se e quante o quali rappresentazioni ci sono a teatro. Siamo troppo abituati ad una fruizione passiva dell'arte. Fare 'attività culturale' non significa sedersi in una poltroncina o far arrivare 100 compagnie da tutta Italia al Fellini. Ciò che manca sono i luoghi (fisici, virtuali, mentali) dove le persone, i ragazzi specialmente, possano incontrarsi, discutere, elaborare e finalmente agire in prima persona, finalmente FARE ATTIVITA' che aiutino ad evolvere la nostra cultura e la società. Non voglio togliere nulla alla stagione teatrale presente e passata, solo dico che dovremmo preoccuparci di più di che cosa sia 'cultura viva'…
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Mar 12, 2008Posted By
AlessandroIo credo in questa direzione artistica così come ho creduto nella precedente gestione che de facto ha riaperto i battenti del teatro… i credo a tutti coloro che si adoperano per qualcosa… che propongono per fare e "fanno" spettacolo, attività azione. Diffido di chi parla senza pensare.. di chi parla per non fare di chi non fa…. altro che parlare… talvolta meglio tacere ed agire.. fare e poi eventualemtne parlare.
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Mar 12, 2008Posted By
MarcoMi rivolgo ali autori degli ultimi due commenti… Sabato 8 marzo eravate presenti? Avete visto la buona prestazione e la notività di tale tipologia di spettacolo? Avete colto l'attenzione per il dettaglio dell'8 Marzo? Avete notato lo stile di tutta la programmazione? Ci avete pensato al fatto che essendo partita a febbraio la stagione in un teatro che non ha il sipario e la galleria non praticabile magari le compagnie con tutta la buona volontà potrebbero non venirci? Pontinia è così mortificata perche ci sono delle persone come voi che non si pongono domande ma sono pronte a criticare su sforzi, scommesse e sacrifci di chi invece ci crede.
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Mar 06, 2008Posted By
AndreaSono d'accordo con luca ma rettifico… "me la canto e me la pagate" due volte come una come attore e l'altra come direttore artistico.
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Mar 06, 2008Posted By
LucaVedendo la programmazione della gestione "PERNARELLA" oltre che modesta come "quantità" mi pare una autocelebrazione del DIVO pontino. Considerata l'importante presenza in molte rappresentazoni delle quali è regista, attore o entrambi… della serie "me la canto e me la suono"
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Mar 04, 2008Posted By
GiulianoIl neo direttore del Teatro Fellini ha registrato un dominio internet per il sito web http://www.teatrofellinipontinia.com dove sono riportate soltanto le inforamzioni di contatto sia elettroniche che telefoniche ed un logo rappresentativo del teatro riportato dagli autori del portale pontiniaweb nell'articolo di presentazione della stagione teatrale 2008. Giustamente hanno scleto il "tema" del sipario che è un pò la sintesi del teatro potete immaginare mai un teatro senza sipario? NO! Invece SI quello di Pontinia che pur vantando un pregevole e storico Sipario, stilizzato nel suo tratto caratteristico proprio nel logo, non può essere impiegato perche non ignifugo. Il nostro teatro è mutilato del suo sipario che ci ricordiamo di averlo nel LOGO. TRISTE!!!
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Mar 04, 2008Posted By
MarioNelle news del portale è comparso un articolo relativo alla presentazione della stagione teatrale del 2008 del Fellini di Pontinia la cui direzione artistica è affidata a Clemente Pernarella come ampiamente pubblicato in un commento a cura dell'amministratore su questo blog. La stagione, leggendo la locandina, consta di "ben" 6 appuntamenti se consideriamo anche un premio letterario per altro interessante. Dunque gli spettacoli in senso "stretto" sono soltanto 5 sulla cui qualità non discuto perchè non li ho mai visti e non mi intendo di Teatro. Emerge però che a fronte di una direzione artistica tanto "blasonata" rispetto al passato uno si aspettava qualcosa in più. Certo non sempre quantità è sinonimo diqualità ma alemeno gli anni passati c'era di fatto più carne e meno clamore ed abbiamo partecipato a numerose rappresentazioni alcune delle quali gratuite come anche quest'anno ad opera di compagnie indipendenti.
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Dic 16, 2007Posted By
admin<img src="http://www.pontiniaweb.it/BlogWP/immagini/Foto_01" alt="Foto conferenza stampa" />Sabato 15 Dicembre, presso il teatro comunale Fellini di Pontinia si è tenuta la conferenza stampa con la quale l'Amministrazione comunale presentava Clemente Pernarella quale direttore artistico del Teatro. L'intervento del noto attore pontino ha illustrato dettagliatamente le linee di indirizzo che intende seguire durante il suo mandato sviluppate secondo tre temi guida: programmazione, promozione e formazione.
Per quanto riguarda la programmazione Pernarella non ha potuto presentare il calendario della stagione, attesa la sua recente nomina, ma ha indicato diversi nomi molto rappresentativi del teatro di qualità italiano. La programmazione prevista, che avrà inizio il prossimo Febbraio, prevede rappresentazioni di diversi generi teatrali tra i quali la messa in scena di rappresentazioni tratte dall'opera del noto scrittore pontino Antonio Pennacchi presente in sala. Nell'ambito della promozione degli eventi, invece, il neo direttore artistico ha indicato, tra i molti argomenti trattati, la creazione di un sito Internet rivolto oltre che agli utenti anche agli operatori del settore dove sarà possibile reperire informazioni di natura tecnica e logistica finalizzati a rendere "appetibile" il Teatro Fellini. Pernarella, inoltre, intende promuovere una forte attività di formazione rivolta ai professionisti del settore con seminari di specializzazione che consentirebbero di aumentare la visibilità e l'attività del teatro. Partcolare enfasi è stata posta all'idea di creare professionalità autoctone di supporto all'attività teatrale di spiccata estrazione tecnica come fonici, tecnici delle luci, tecnici di scena, elettricisti ecc. Di particolare rilievo ed interesse sono risultati i propositi di apertura, condivisione, promozione e partecipazione alle attività teatrali più volte sottolineati dal neo-direttore artistico che intende promuovere anche le risorse già presenti sul territorio che nelle trascorse stagioni hanno animato la vita teatrale di Pontinia, oppure trasversali all'attività teatrale come concerti, saggi di danza, ecc. Nei principi illustrati da Pernarella si percepisce una professionalità ed una mentalità dinamica che promette bene. La questione badget è stata affrontata da Pernarella soprattutto sotto il profilo della necessità di promuovere le attività del teatro come forma di investimento "economico" attivando partnership con imprenditori locali. Gli amministratori presenti hanno indicato che i fondi disponibili saranno quelli previsti ed indicati nel bilancio 2008 dell'Ente oltre agli introiti previsti dalla vendita dei biglietti per gli spettacoli programmati. Diversi sono stati, infine, gli interventi provenienti dai partecipanti all'evento che hanno offerto molti spunti di approfondimento come l'assenza di alcune basilari infrastrutture del teatro quali, il sipario mancante, l'illuminazione non completa, l'amplificazione, i "neri" del palcoscenico, l'errata ristrutturazione della galleria che non consentirebbe la visibilità completa del palco. Questi temi sono risultati ben presenti sia agli Amministratori che a Pernarella e sono stati indicati quale proseguimento e completamento dei lavori di ristrutturazione del Teatro non ancora del tutto ultimati. Al termine della conferenza stampa lo scrittore Antonio Pennacchi, invitato ad intervenire, ha partecipato la stampa presente di alcune riflessioni circa il nome dato al teatro di Pontinia. Lo scrittore, infatti, ha posto la questione sulla pertinenza dell'intitolazione del teatro comunale al maestro Federico Fellini non rilevando in alcun modo un legame con il territorio e la storia del teatro di Pontinia. Lo scrittore ha continuato dicendo come invece nella memoria collettiva il "brand" del vecchio nome del teatro (max) sia ancora ben radicato e riconoscibile come il teatro/cinema di Pontinia.<img src="http://www.pontinaweb.it/BlogWP/immagini" alt="Foto conferenza stampa" />
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Dic 10, 2007Posted By
Maria LuisaVa bene abbiamo aspettato tanto… vediamo questa esperienza come si conclude giudicandola proprio partecipando alla stagione teatrale. Mi pare di capire che l'idea è quella di avviare il teatro puntando su spettacoli dai nomi più altisonanti e celebri. Ambizione giusta ma vorrei ricordare che il teatro non è solo questo. Un recente lavoro di ricostruzione storico-artistica del nostro teatro ha messo in evidenza le sue origini e spolverato quella malinconia quel sapore autentico che solo il teatro può trasmettere. Voglio dire di non "commercializzare" il teatro.
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Dic 10, 2007Posted By
CristianoRecentemente è stata confermata la notizia secondo la quale il noto attore Clemente Pernarella, originario di Latina, abbia avuto la direzione artistica del Teatro Comunale Fellini di Pontinia pare a costo "zero" autofinanziandosi con i proventi derivanti dagli spettacoli. Questo "esperimento" consentirebbe al Teatro "nostrano" di respirare un'aria nuova grazie alla professionalità ed esperienza di Clemente Pernarella. Sembrano definitivamente risolti i problemi sull'agibilità del Teatro recentemente ristrutturato. Pare sia risolta anche la questione dello staff tecnico di supporto, del quale non si hanno conferme, in relazione alla quale almeno una unità di personale, si occupi della cura dei materiali e sovrintenda alal struttura in sinergia con un tecnico comunale che al bisogno interviene per le questioni prettamente tecniche. Tutto è migliorabile ma per giudicare aspettiamo che si concluda l'anno e soprattutto partecipiamo alla stagione teatrale.
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Ago 08, 2007Posted By
MarinaHo partecipato a qualche proiezione al Teatro Fellini la scorsa primavera e con tutta la buona volonta si avverte la mancanza du una attrezzatura professionale di proiezione per non parlare di quella audio. Nessuno, visto la situazione, pretende il THX come quello delle moderne e tristi multisala ma almento una cosa non accampata o approssimativa come avviene, invece, oggi.