Piedibus: a scuola a piedi

D: il piedibus parte per iniziativa dei genitori, ma i bambini lo fanno volentieri?R: Se vengono adeguatamente sensibilizzati dai genitori e soprattutto dagli insegnanti, i bambini sono consapevoli di fare una cosa importante, si sentono protagonisti, stanno facendo una cosa nuova e bella, la fatica di camminare (ci sono così poco abituati) passa in secondo piano. Ma l’aspetto che apprezzano di più, che letteralmente li entusiasma è il poter fare quattro chiacchiere con gli amici prima di entrare a scuola.. Abituati ad una vita ritmata sui tempi degli adulti, pieni di impegni, sempre accompagnati e protetti, i nostri figli hanno occasioni sempre più rare per sperimentare un tempo “vuoto”, libero, che possa essere riempito con la chiacchiera oziosa, lo scambio di opinioni, lo scherzo. Per loro è un regalo di valore inestimabile questo momento di socialità, questa condivisione di un tempo rilassato che possa essere riempito a piacimento.

D: Cosa si fa se i bambini si comportano male e non rispettano le regole?R: Un buon metodo può essere quello di coinvolgere ogni bambino in maniera diretta, con un biglietto personalizzato che sottolinei l’importanza di ciò che sta facendo, che far parte di un piedibus è un piccolo privilegio e che lo richiami al rispetto delle regole di comportamento senza le quali il piedibus non può funzionare. Un’altra possibilità è organizzare una riunione dei bambini del piedibus dove il problema venga discusso insieme. Se un bambini mette a rischio la propria incolumità e quella degli altri potrà essere escluso dal piedibus, come previsto dalla lettera di adesione.

D: Che tipo di responsabilità fa capo agli adulti accompagnatori?R: in merito alle responsabilità degli accompagnatori, anche supportati da pareri legali autorevoli, possiamo affermare che il servizio di accompagnamento se è svolto a titolo gratuito e volontario non comporta nessuna responsabilità addebitabile agli accompagnatori. Esiste la responsabilità personale solo in caso di colpa o addirittura dolo da parte dell’accompagnatore, per esempio se l’accompagnatore abbandona il gruppo di bambini durante il percorso, se entra al bar e manda avanti i bambini, se fa attraversare la strada su un punto pericoloso senza strisce pedonali etc. Normalmente gli accompagnatori svolgono questo compito con la “diligenza del buon padre di famiglia” e pertanto a rigor di legge non sono responsabili. Sono assimilabili al genitore che ospita a casa propria un amico del figlio. In caso di incidente deve essere provata la sua non diligenza (lascia a casa da soli i bambini, li fa giocare in locali con prodotti pericolosi etc….) Purtroppo però il problema della diffidenza e del timore esiste e a volte può essere determinante per la riuscita dell’iniziativa del piedibus. A questo punto ci sono due soluzioni. 1 – I genitori sono coperti da una assicurazione famiglia (molti hanno già questo tipo di assicurazione) 2 – La scuola si fa carico di inserire nella propria assicurazione scolastica il gruppo di accompagnatori. (i bambini normalmente sono coperti per mezz’ora prima e mezz’ora dopo l’orario, proprio per coprire gli infortuni durante il tragitto casa . scuola – casa) Sono tutte e due possibilità già sperimentate in altre iniziative

D: Qual’è il numero ideale di bambini per ogni Piedibus?R: Un Piedibus con due adulti accompagnatori può trasportare fino ad un massimo di 20 – 22 bambini. Torna su  D: Qual’è la lunghezza consigliabile per un tragitto del Piedibus?R: Il tragitto ideale per un Piedibus non dovrebbe superare la lunghezza di 1000 – 1500 metri e deve percorrere l’itinerario più breve dal “capolinea” alla scuola.

D: Il Piedibus presta servizio anche nelle giornate di cattivo tempo?R: Certamente, quando fa freddo i bambini saranno adeguatamente vestiti, quando piove è sufficiente che abbiano l’ombrello e quando nevica…..per loro è uno spasso.

D: Quando il Piedibus non presta servizio?R: E’ consigliabile sospendere il Piedibus soltanto nelle giornate in cui sia stato annunciato uno sciopero del personale della scuola; in queste giornate, infatti, gli adulti accompagnatori non possono sapere quanti e quali bambini entreranno a scuola e non possono garantire il ritorno a casa di quelli che rimangono fuori.

D: Quanti soldi ci vogliono per organizzare un Piedibus? R: E’ possibile far partire un Piedibus che funzioni tutto l’anno sia per il viaggio di andata che per quello di ritorno con l’impegno e la buona volontà del gruppo di genitori accompagnatori, e pochi euro per qualche risma di carta. Poi se ci sono anche dei contributi, tutto si può fare meglio, ma non sono i soldi che muovono il Piedibus.

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