Donazione all’istituendo museo civico di Pontinia

Ed in questo sta, a mio avviso, la importanza della raccolta che Antonio Rossi dona oggi al Comune: quella, cioè, di tenere viva, non solo nelle nuove generazioni ma anche in quelle meno giovani, la memoria storica del nostro territorio.

Ad esempio nelle pagine della rivista ‘Pro Familia’ del 27 gennaio1935 tra tutto quello che vi viene riportato riguardo alla inaugurazione della città, sia nel testo giornalistico che in quello fotografico molto ampio, risalta un dato: quello della toponomastica cittadina. Ebbene nella cartina del primitivo piano regolatore di Pontinia, ivi pubblicata, sono presenti nella nomenclatura delle strade e delle piazze oltre ai ricorrenti nomi patriottici e politici del tempo anche i nomi di coloro che nel passato hanno operato in quelle molteplici attività di bonifica del territorio che sono state intraprese ininterrottamente fin dai lontani tempi di Roma repubblicana per finire a quelle del XVIII secolo. Ed ecco cos’ leggere di strade e di piazze intitolate con i nomi del censore romano Appio Claudio Cieco, del console romano Cornelio Cetego, degli imperatori Giulio Cesare, Domiziano e Traiano, del Re ostrogoto Teodorico, dei pontefici Sisto V, Leone X, Clemente XI, Innocenzo XI, Clemente XIII e Bonifacio VIII. Ma vi sono anche nomi molto meno eclatanti che sono quelli di alcuni tecnici di bonifica che si posero al servizio dei vari papi bonificatori quali Giuliano dei Medici e Giovanni Scotti sotto Leone X, Ascanio Fenizi sotto Sisto V, Raffaele Bombelli, Innocenzo Boschi e Gaetano Rappini sotto Pio VI.

Forse questo riferimento toponomastico dovrebbe riportare all’attenzione degli Amministratori Comunali la rivalutazione di tutti quei nomi, e non solo quelli ora indicati, i quali sono intimamente legati al territorio.

Ma c’è dell’altro: la raccolta di Antonio Rossi è impreziosita da tre pezzi ‘unici’:

  1. una cartolina-foto che rappresenta Benito Mussolini in atto di raccogliere le fedi d’oro donate alla patria dalle donne di Pontinia,
  2. una fotografia ‘originale’ del bozzetto del primo progetto della Chiesa di S.Anna, progetto che dopo è stato modificato in quello che è poi stato realizzato,
  3. una fotografia assolutamente ‘originale’ scattata da un giornalista inglese ed inviata alla stampa londinese  il 20 dicembre 1935: sul retro di quella foto, battuta con i caratteri di una antica macchina da scrivere, vi è  ancora la didascalia in inglese dove si legge che Benito Mussolini cementa la storica pergamena nella nicchia ricavata nella pietra di fondazione di Pontinia davanti a circa 50000 persone.

Ed allora chiediamoci: perché Antonio Rossi deve meritare la gratitudine della Amministrazione Civica e della Cittadinanza per questa sua opera?

A mio avviso perché è importante raccogliere le tracce del passato. Solo così è possibile conservare la memoria storica dei fatti. Altrimenti i fatti stessi andrebbero irrimediabilmente persi nell’oblio del nulla. E non c’è nulla di peggio della polvere del tempo allorché si posa sulle cose e sui fatti senza che nessuno si prenda cura di rimuoverla. La polvere del tempo alla fine seppellisce anche il ricordo.

Ed invece il ricordo deve rimanere.

Deve sopravvivere nel tempo della storia non per una esaltazione politica dei fatti che hanno portato alla nascita di questa città, bensì per fissare in quel tempo modi e finalità per i quali è sorta questa città che oggi cresce e prospera al centro dell’Agro Pontino.

E si badi bene che Pontinia è l’unica città dell’Agro che è letteralmente sorta dalla palude. Le altre, Littoria oggi Latina e Sabaudia, sono sorte su terreni che solo periodicamente erano invasi dall’acqua, mentre Aprilia e Pomezia sono sorte su territori invasi da macchie e da boscaglia. L’acqua infatti ristagnava per tutto l’anno solamente nei terreni che si trovano tra l’Appia e le falde dei Lepini.

Cosicché, andando avanti negli anni, se la polvere del tempo potrà essere rimossa lo si deve non solo agli storici, alle cronache, agli studiosi ufficiali, ma anche a quelle persone che sono pervase dall’amore per la loro terra.

Quale è appunto Antonio Rossi.

firmato.

Dr. Fernando Petrone

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Comments

Posted On
Ago 20, 2011
Posted By
Doriano

esiste un elenco dei poderi ONC di Latina con il nome delle famiglie assegnatarie?

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