Zona X

La Zona X del pontniaweb-log è lo spazio riservato agli utenti che intendono condividere riflessioni, pensieri o commenti relativi esclusivamente a Pontinia senza specifici argomenti di riferimento o temi guida. Lo scopo di questa insolità modalità di discussione per un blog è duplice: da un lato osservare quali e quanti argomenti sono di interesse per gli utenti, dall’altro osservare quello che maggiormente “scalda gli animi”!!

Il risultato atteso da questo esperimento, se ha successo, è quello di estendere la partecipazione al portale consentendo la possibilità di far decidere alla platea degli utenti che intervengono quali temi trattare e dibattere. Tale modalità, inoltre, è funzionale per avere uno “spaccato” genuino delle pulsioni e della situazione di Pontnia.

Comments

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Set 02, 2009
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Luigi

Siamo tutti consapevoli che le uniche risorse presenti sul territorio sono l’ambiente naturale e quello artificiale cioè storico – architettonico? Bene! Come fare per difendere questo patrimonio affinché non si perda definitivamente? Spesso più di quanto possa apparire le Leggi dello Stato italiano se applicate con attenzione possono salvaguardare tali ricchezze permettendoci di conservarle e tutelarle per ricavarne benefici culturali ed economici a vantaggio della collettività.
L'edificio in oggetto è stato costruito nel 1935 è protetto vincolato da Leggi dello Stato appunto il D.Lgs 42/2004, da norme tecniche attuative del Piano Territoriale Paesistico oltre a Protocolli d'Intesa stipulati tra le città di fondazione, Provincia, Regione ed Enti locali con lo scopo di salvaguardare il patrimonio storico ed architettonico del XX° secolo in Agro Pontino, ma non solo, la scelta di riconvertire il monumento va contro il PRG l’edificio ricade in “zona centro storico” edifici di rilevanza morfologica ed urbanistica, in tale zona sono possibili interventi di sola manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo vietando il cambio di destinazione d'uso o riconversioni funzionali, invece il progetto approvato dal comune di Pontinia comprende la riconversione dell'intera struttura, adibendola a museo con gli stessi o simili tematismi trattati nel museo di Piazza Kennedy, saranno allestiti all'interno della torre due piani espositivi, verrà ricavata una sala cinematografica nella vasca posta in sommità della torre con sedici posti, un ascensore panoramico interno oltre ad invadenti ed invasivi impianti tecnologici interni ed esterni che ne deturperanno l'estetica, il tutto contrariamente a quanto stabilito dal Codice dei Beni Culturali TESTO UNICO in materia di restauro, conservazione e tutela, si comprende a questo punto come l'impresa non valga la spesa! stanziati dalla Regione 800mila euro per realizzare un doppione di museo per Pontinia in un edificio non idoneo per spazi angusti e bui, fisicamente sottodimensionati per garantire l'accesso ed accogliere un numero congruo di persone, tutto ciò a discapito della vera utilità che la TORRE IDRICA offre, oltre al valore culturale intrinseco quello del pozzo artesiano al suo interno, data la funzione tecnologica ed architettonica conclamata e lo stretto rapporto con la storia i luoghi aprire la struttura al turismo e chiudere il pozzo e rinunciare all'utilizzo di un bene prezioso come l'acqua risorsa primaria sostituendola con un bene secondario il museo, sarebbe dilapidare i nostri averi.
Inoltre la scelta optata dalla Pubblica Amministrazione comporterà spese aggiuntive per i contribuenti, per mantenere in esercizio un polo museale complesso con manutenzioni ordinarie e straordinarie, per il personale di servizio, la costante e costosa promozione territoriale a garanzia della sopravvivenza del museo stesso, quando il buon senso e logica sul risparmio energetico unito all’uso coscienzioso delle risorse naturali imporrebbero la riutilizzazione della torre idrica per la sua funzione originale come impianto tecnologico per soddisfare le esigenze municipali in servizi idrici per parchi, giardini, fontane ed altre importanti e necessarie funzioni civili e sociali.
Per ultimo, appare incomprensibile come sia stata formulata ed accettata la richiesta per i finanziamenti alla Regione Lazio mediante la Legge finanziaria Regionale n°4 del 28/04/2006 della quale l’articolo 56 non lascia dubbi ad interpretazioni sulle norme per la valorizzazione e promozione del territorio, specialmente ai comma 1-2-3 lettera “a” dove riconfermato il concetto di “valore intrinseco e conclamato del patrimonio storico, architettonico”, dunque è evidente l’incomprensibile logica, se il finanziamento viene erogato in funzione ed a condizioni precise, perchè questo denaro s’impiega in un progetto di riconversione non pertinente alle disposizioni e principi delle su citate Leggi?

Luigi Veca

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Mag 21, 2009
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clesippo geganio

caro Giampaolo, in 2000 anni di storia ho visto passare su questo territorio ogni sorta di uomini, dai soldati romani destinati in palestina ai barbari visigoti, dai Papi al genio assoluto di Leonardo, alle truppe francesi, dal Re Vittorio Emanuele a Graibaldi, ai viaggiatori come Goethe, Stendhal perfino i briganti e per finire in epoca moderna dopo i precedenti tentativi di bonifica quella integrale a forza di braccia con immani fatiche per realizzare il sogno del benessere, ho visto ancora soldati fascisti, tedeschi e truppe americane, ho visto passare davanti a me il bene ed il male la gioia e la tristezza il giusto e sbagliato l'intelligenza la cultura e l'ignoranza il progresso della tecnologia e della scienza tutto in un susseguirsi di cambiamenti naturali o indotti da regimi e civiltà, ma non ho visto mai uomini così stolti e gretti come i politici di oggi.

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Mag 12, 2009
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Gianpaolo

Ma è possibile che non riesco a trovare gli indirizzi mail del Sindaco e degli Assessori del comune di Pontinia? Vi prego ditemi che sono becalino, che sono ciecato e che non ho cercato abbastanza, perchè non voglio crederci che non esistano!

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Gen 08, 2009
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Luigi

Invettiva contro la casta,
Abbiamo riposto in loro le nostre speranze per un futuro migliore, li abbiamo votati per amministrare la nazione il nostro territorio l'economia la cultura la nostra vita ci hanno traditi nel peggiore dei modi, l'inganno la menzogna la truffa è il nuovo ordine costituito e diffuso tra i partiti e di chi li compone, individui disposti a tutto per rimanere al comando o per arrivarci anche formando orde di barbari per ottenere il potere, ingestibili uomini, impossibili compromessi, inattuabili programmi elettorali ma con un solo obiettivo raggruppare voti e consensi popolari per razziare la ricchezza comune, non uno di questi immondi esseri è in grado di mostrare un cenno d'umiltà intellettuale, ne un barlume di autocritica ne di coscienza, ignoranti che non hanno una giusta valutazione delle proprie doti, delle proprie capacità di intendere, di conoscere, di rendersi conto di qualcosa, del giudizio etico, sensibilità morale, neppure quell’avvertimento interiore che porta l'uomo ad approvare o a disapprovare le proprie azioni, secondo il concetto che ha del bene e del male, ne in grado di capire una circostanza nella quale si impone una scelta morale, stolti uomini che subdolamente s'ingraziano il popolo tra cene e sorrisi ipocriti truffandone la buona fede per poi con protervia dilapidare tutto, dalle ricchezze economiche alle risorse naturali, sociali perfino quelle umane ed intellettuali premiando altri esseri come loro stolti individui prezzolati disposti a pagare per farsi corrompere affiancando così la barbarie di chi ottiene il potere.

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Ago 27, 2008
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Luigi Rete Cittadina

ohoooo!!!! adesso che vi siete sfogati GIUSTAMENTE tra disamine opinioni pareri professionali esatte e calzanti constatazioni sul degrado a 360° di Pontinia ed il suo territorio Vi invito ad "armarvi" di pazienza e buona volontà adoperandovi in una delle tante associazioni (a vostra scelta) portando le vostre capacità affinchè si possa migliorare il contesto nel quale viviamo.

"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione"
(Edmund Burke)

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Mag 06, 2008
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Giamp

Domenica 11 Maggio prosegue la raccolta delle firme per il referendum sulla libera Informazione.
Noi del meetup GRILLI E CICALE DI LATINA http://beppegrillo.meetup.com/256/boards/ ci troveremo a Capoportiere (strada Lungomare – Latina) mattina, pomeriggio, fino alla sera!!!

IL REFERENDUM PREVEDE:

ABOLIZIONE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI

L'Italia è l'unico stato ad avere questo elemento che limita l'accesso alla professione di giornalista.

L'ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO ALL'EDITORIA

Con la legge 416/1981, che regola il finanziamento pubblico a testate giornalistiche di partito, si è creato un legame di dipendenza finanziaria tra i partiti politici e l'informazione.
L'informazione non libera è una delle critiche che vengono più spesso riferite all'informazione italiana. Il controllo dell'informazione è un sintomo di regime totalitario, in antitesi con la democrazia.
L'Italia spende un miliardo di euro all'anno per sovvenzionare l'editoria.

L'ABOLIZIONE DEL TESTO UNICO GASPARRI

La legge è stata dichiarata invalida dalla Comunità Europea. Se entro il 2009 non sarà stata abrogata, lo Stato Italiano potrà essere sanzionato dalla UE con multe di 300-400 mila euro al giorno, retroattive fino al 2006.

L'effetto a breve termine del Testo Unico Gasparri è il rafforzo del duopolio Mediaset-Rai, a medio termine questo si traduce in una conservazione dei mass media impedendo la crescita di fonti alternative.
Questa limitazione dell'informazione, che lascia i sei canali più fruiti dagli italiani legati ai partiti, è la principale causa di disinformazione.

V2-DAY anche su http://it.wikipedia.org/wiki/V2-Day

PER TUTTI I CITTADINI SENSIBILI POTETE VENIRE A FIRMARE A LATINA a CAPOPORTIERE (LUNGOMARE DI LATINA) DOMENICA 11 MAGGIO 2008.
GRAZIE

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Mar 07, 2008
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Prode

SABATO SERA A PONTINIA (0). Il sabato sera che si trascorre a Pontinia è triste, squallido e se non bastasse noioso e mortificante. La cittadina non offre circoli ricreativi e di intrattenimento adeguati. Senza scendere nei luoghi comuni dei bar e delle relative frequentazioni ed attività (?) partiamo dall'Oratorio per antonomasia un posto sano e dove possono essere svolte ed organizzate innumerevoli attività ludico-ricreative soprattutto per ragazzi e ragazze. Andateci e vedrete mortificata una esemplare ed invidiabile struttura dove la sera il bivacco di sparuti vecchietti che giocano solitari a carte, l'intenso odore di vino e di birra, il degrado di alcuni derilitti abbandonati a se stessi, una triste penombra ed una televisione sono il comitato di benvenuto. Cocci di bottiglie di birra e – se sono sane – appoggiate sui davanzali delle finestre con altri personaggi che come fantasmi si aggirano nei porticati con il loro prezioso carico di alcol e tristezza da affogare. PERCHE'? Vi prego ditemi che quella sciagurata sera ho fatto solo un incubo perchè di sera io li non ci tornerò neanche per una riunione di condominio.

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Feb 02, 2008
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Stefano69

IO SONO

C'era una volta un vecchio saggio seduto ai bordi di un'oasi all'entrata di una città del Medio Oriente.
Un giovane si avvicinò e gli domandò:
"Non sono mai venuto da queste parti. Come sono gli abitanti di questa città?"
L'uomo rispose a sua volta con una domanda:
"Come erano gli abitanti della città da cui venivi?"
"Egoisti e cattivi. Per questo sono stato contento di partire di là".
"Così sono gli abitanti di questa città!", gli rispose il vecchio saggio.
Poco dopo, un altro giovane si avvicinò all'uomo e gli pose la stessa domanda:
"Sono appena arrivato in questo paese. Come sono gli abitanti di questa città?"
L'uomo rispose di nuovo con la stessa domanda:
"Com'erano gli abitanti della città da cui vieni?".
"Erano buoni, generosi, ospitali, onesti. Avevo tanti amici e ho fatto molta fatica a lasciarli!".
"Anche gli abitanti di questa città sono così!", rispose il vecchio saggio.
Un mercante che aveva portato i suoi cammelli all'abbeveraggio aveva udito le conversazioni e quando il secondo giovane si allontanò si rivolse al vecchio in tono di rimprovero:
"Come puoi dare due risposte completamente differenti alla stessa domanda posta da due persone?
"Figlio mio", rispose il saggio, "ciascuno porta nel suo cuore ciò che è.
Chi non ha trovato niente di buono in passato, non troverà niente di buono neanche qui.
Al contrario, colui che aveva degli amici leali nell'altra città,troverà anche qui degli amici leali e fedeli.
Perchè, vedi, ogni essere umano è portato a vedere negli altri quello che è nel suo cuore.

Nella vita si trova sempre ciò che si aspetta di trovare..
perché ognuno proietta all’esterno ciò che risiede dentro di se.

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Gen 18, 2008
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Paolo Torelli

Il territorio del Comune di Pontinia si estende in larghezza ed ha la fortuna di ospitare solo il paesaggio pianeggiante. Di conseguenza le attività produttive della zona sono numerose ed hanno molti motivi perché il loro esercizio possa essere potenzialmente in crescita continua. Due sono soprattutto i settori di maggior successo e sviluppo all’interno della Provincia: il primario e l’industria della lavorazione del primario (lattiero-caseario e polo agroalimentare). Tutte queste fonti di ricchezza non solo vanno sostenute e valorizzate, ma soprattutto non vanno attaccate o minacciate.
Non è possibile che in un Comune dove sono presenti moltissimi prodotti locali d’eccellenza, frutto della tradizione e dell’Agro Pontino, protetti e valorizzati da importanti marchi legati alla qualità ed al luogo di produzione, si debba sempre ascoltar proposte di impianti nocivi o dibattiti sull’installazione di centrali Turbogas, cementifici o inceneritori, incompatibili con queste ricchezze genuine.
Per fortuna questa è una zona che funziona; possiamo definirla virtuosa sotto molti aspetti. Dal punto di vista energetico non abbiamo problemi, e la produzione dei rifiuti non è così elevata da poterci far parlare di un termovalorizzatore, che a mio avviso è solo una “extrema ratio” da utilizzare quando si arriva a situazioni gravissime tipo quella di Napoli e dintorni.
Abbiamo ancora molto tempo per poter studiare una raccolta differenziata efficace, efficiente ed anche economicamente vantaggiosa.
L’incenerimento, da scongiurare, è un processo di combustione dei rifiuti ad alta temperatura che dà come prodotti finali gas e ceneri pericolosissime. Il calore sviluppato può essere recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica e come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento di appartamenti ad uso abitativo).
Ma l’amministrazione comunale dovrebbe invece parlare di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, per ogni tipologia di rifiuto (umido, carta, plastica, vetro, lattine…). Il metodo di raccolta consigliabile è quello definito “porta a porta”, poiché quello effettuato attraverso “contenitori stradali” potrebbe dare adito a negligenze da parte dei cittadini meno volenterosi. Il metodo “porta a porta” invece prevede il periodico ritiro a domicilio della spazzatura. Un esempio pratico nella nostra provincia è costituito dal Comune di Monte San Biagio nel quale si effettua la raccolta porta a porta 2 volte a settimana per ogni tipo di prodotto.
Grazie a questa scelta, i rifiuti potranno essere trattati tramite processi volti a eliminare i materiali non combustibili e riciclabili (vetro, metalli, carta) destinato alle ditte di riciclaggio, e la frazione umida (la materia organica come gli scarti alimentari, agricoli, ecc…) destinata alle centrali di compostaggio. Infine, il prodotto non sarà uno scarto, ma CDR, ovvero Combustibile Derivato dai Rifiuti che ha come merito quello di ridurre moltissimo la quantità delle pericolose ceneri prodotte dalla combustione.
Anche dal punto di vista economico questa sarebbe una scelta positiva. Si avrebbe infatti un abbassamento dei costi in quanto il costo-medio di conferimento in discarica è molto, mentre per il conferimento del CDR ad un apposito impianto di combustione, e per la frazione umida conferita alle industrie di compostaggio, si avrebbero dei costi sicuramente inferiori. Inoltre si avrebbe anche un guadagno per il conferimento dei riciclabili alle apposite aziende. Quindi se oggi il costo totale fosse 100 si potrebbe passare ad un costo di 30 per conferire CDR e 30 per l’umido, aggiungendo dei piccoli guadagni derivanti dai prodotti riciclabili, passando quindi da un costo totale di 100 a forse uno di 50: avremmo il doppio merito di salvaguardare l’ambiente ed il territorio pontino e di abbassare la tassa comunale sui rifiuti (TARSU). Si potrebbe infine ipotizzare l’arrivo di aziende produttrici CDR e materiali riciclati in modo da creare posti di lavoro e un’industria poco invasiva per il territorio.
Paolo Torelli Consigliere Comunale

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Gen 03, 2008
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Alessandro Cocchieri

La solitudine dell’identità PONTINIANA si accompagna implacabilmente a quella degli edifici in cui abitiamo.
Nel caos antropologico della surmodernità, la regola del costruire sembra essere ormai la negazione di ogni possibilità di luogo.
Dal punto di vista ANTROPOLOGICO, il territorio è una vera e propria estensione dell’organismo umano, caratterizzata e delimitata da segnali visivi, vocali ed olfattivi per cui non solo è interessante distinguere i diversi universi spaziali prodotti dalle diverse culture e subculture, ma anche il modo in cui tali spazi siano influenti sugli aspetti della vita quali la qualità dello spazio abitato, il modo di vedere se stessi e il proprio destino.
PONTINIA
Il comportamento Pontiniano è, senza dubbio, influenzato dalle rappresentazioni simboliche che il gruppo ha dato allo spazio che vive e con il quale è in intimo rapporto.
I differenti gruppi sociali infatti, a seconda delle diverse culture cui appartengono, percepiscono, strutturano e si rappresentano gli oggetti in pensieri seguendo schemi che sono loro propri, e a poco a poco tendono a regolare lo spazio in cui vivono in funzione di questa rappresentazione.
L’occupazione dello spazio del singolo Pontiniano è da considerarsi quindi,linguaggio esplicativo della struttura sociale e della visione del mondo del Pontiniano stesso,l’incontro tra cultura e territorio diventa tracciato delle interrelazioni personali che nel corso del tempo si sono svolte e si svolgono in quello spazio;
Questo cessa dunque, di essere un’entità naturale e diviene un insieme strutturato dai rapporti sociali svoltisi nel passato e in cui si iscrivono ogni sorta di nuovi rapporti sociali, il processo di socializzazione può anche essere considerato in modo caratteristico e specifico, con ogni gruppo che insegna ai suoi membri più giovani a vivere, ad organizzare e a gestire lo spazio.
IL FATTO
Paradossalmente, nell’epoca della diffusione di massa dell’art design applicato a ogni cosa e in ogni dove, abbiamo smarrito il senso della concezione di natura dell’abitare pressati dalla subliminale ideologia dell’ edonismo estetico, eco mediatico di un frastuono psichico che ci sta allontanando dagli archetipi mitici delle dimore dell’esistenza.
L’ inarrestabile declino estetico di PONTINIA, consente ,a noi oggi, di poter improntare una nuova cultura dell’abitare e rifondare le relazioni tra l’urbs e la civitas, in cui l’architettura può riappropriarsi dei propri modi di uso e forma,cosicché anche la città potrà riappropriarsi delle ragioni e dei fatti urbani che la identificano.

ALESSANDRO COCCHIERI

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Dic 03, 2007
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ayanami

Io penso (come ha detto "Saverio") che Pontinia non è altro che ciò che noi meritiamo, perchè qualsiasi iniziativa per migliorare minimamente la vita sociale viene affossata non soltanto dall'indifferenza delle persona ma dalle malelingue.
Dico questo perchè (benchè io non abbia ancora partecipato attivamente a nessuna iniziativa) ho visto persone che si davano completamente a progetti per il bene della zona essere prese in giro, insultate e prese quasi per truffatori.
Sono arrivato quindi a dire che io purtroppo non farò mai niente per la mia zona perchè le persone che vi abitano meritano di affogare nella noia, nel criminalità, nell disordine di cui loro e solo loro sono gli unici colpevoli e complici,
Dite la vostra

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Nov 20, 2007
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Speranza...

Qualche tempo fa girovagando su Internet mi sono imbattuto in una "tesina" scolastica di una scuola napoletana a proposito delle opere realizzate durante l'era fascista. Incedibile!! veniva citata anche Pontinia, in poche righe era descritta la nostra cittadina ed ad un certo punto il testo cita:
"si dice che una volta un francese parlando di Pontinia disse che è grande la metà del cimitero di Parigi… ma è morta il doppio !" Mi chiedo quanto si sia discostato dalla realtà!! Meditiamo.

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Nov 02, 2007
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Chi sei?

La cronica assenza di un progetto politico ed economico definito, volto a pianificare le esigenze ed esaltare il progresso della città (oltre alla crescita morale e culturale della cittadinanza), risulta, come confermano i risultati, unicamente in balia delle stesse forze e potentati locali di sempre che hanno confinato Pontinia in una sorta di insidioso limbo che soffoca il proliferare di nuove idee.

Conseguentemente la cittadinanza è cresciuta in sinergia con questo status quo passivamente accettato, non trovando le forze e le risorse per imprimere una diversa direzione alla crescita di Pontinia e volgendo altrove lo sguardo o semplicemente disinteressandosi della degenerazione che subisce, giorno dopo giorno, “il cortile” di casa nostra.

In questo contesto le giovani leve, speranza del futuro, non trovano un tessuto sociale e culturale idoneo a stimolare entusiasmi e convergere le energie, proprie di ogni generazione, verso attività che siano incentivo ad un processo di maturazione sano e completo che si riflette nel vivere la città in modo diverso e costruttivo.

L’indifferenza della cittadinanza e della triste e miope politica di sempre, male endemico di Pontinia, ha soffocato nel tempo la coltivazione di idee nuove o l’impiego di modelli ed esperienze, che sono risultati vincenti in altre realtà analoghe, portando all’attuale degrado e condizionando, irresponsabilmente, il miglioramento della qualità della vita e conseguentemente l’attrazione di investimenti.
Su Pontinia non scommette nessuno perché nessuno ci crede, primi tra tutti noi, che siamo assuefatti da questo torpore che umilia ed offende chi prima di noi ha lavorato, sofferto in un clima ben diverso da quello attuale. L’insensibilità e la scarsa attenzione al nostro territorio è il primo nemico da combattere e sconfiggere: soltanto una politica mirata in tal senso può favorire le condizioni di una nuova bonifica, questa volta di matrice socio-culturale, un risanamento che deve interessare, dunque, prima i cittadini e poi – come rapporto di causa effetto – il territorio.
Occorre formare gli abitanti della città nuova, caleidoscopio di razze ed ora etnie diverse tra loro, che devono essere consapevoli di dove vivono e, favoriti dalle opportune misure, "promuovere lo sviluppo sociale e culturale necessario per il lungo processo di maturazione di un senso civico votato alla bellezza ed al culto del territorio" come ho letto in questo portale di belle speranze ma non so quanto efficae visto il contesto con il quale deve misurarsi.
Le iniziative politiche non hanno favorito, nel tempo, il crescere di questa nuova sensibilità mancando infrastrutture e piani di progetto orientati al conseguimento di una migliore qualità della vita per tutti.
La politica di Pontinia è vittima dei potentati locali, schiava delle stesse forze avverse che da decenni si alternano sotto mutevoli vessilli per occupare quelle ghiotte poltrone. I risultati sono tangibili da chiunque si fermi ad osservare per un istante Pontinia ammesso che a quel tale possa interessare vivere in una paese migliore.
Questa è, secondo me, la visione attuale di Pontinia nella sua più tetra essenza. Contano gli effetti prodotti dal sistema che quotidianamente, chi ha ambizione di poter vivere in un posto migliore, inequivocabilmente percepisce.
Ringrazio per la disponibilità di questo spazio e mi scuso per quanti possano risentirsi di questo mio sfogo.

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Nov 02, 2007
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Saverio

Pontinia è irrimediabilmente triste, brutta e squallida. Nel tempo è soltanto peggiorata. E' brutta e brutta deve restare perchè è quello che i cittadini più o meno consapevolmente vogliono e sicuramente si meritano. Non ha scuole, per ogni cosa bisogna rivolgersi a Latina, un tempo raggiungibile in 15 minuti, non ci sono cinema, piscine e parchi attrezzati per fare attività ginnica. Mancano presidi medici e laboratori specializzati, mancano intere categorie merceologiche di prodotti per non parlare di quelli di qualità o di nicchia. Pontinia è disordinata, abbandonata e sporca, si respira un senso di approssimazione ovunque.

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